PEROPALO, UN ASINELLO VIENE MALTRATTATO PER UNA TRADIZIONE.
In passato la festa tradizionale di Peropalo a Villanueva de la Vera finiva quando finiva l’asino.
Il protagonista della festa è un asinello, obbligato a percorrere le strette vie acciottolate del paese dell’Estremadura, cavalcato da un uomo e spinto dalla folla spesso ubriaca che lo maltratta in ogni modo.
Il detto era vero fino al 1986, quando il povero animale veniva percosso e accoltellato per tutto il tragitto finché non moriva, con le ossa spezzate, dopo una terribile agonia.
Da quell’anno, grazie all’intervento di associazioni per i diritti degli animali di tutto il Mondo, l’asino non viene più ucciso ma viene comunque sottoposto a vessazioni di ogni genere, a cui si devono aggiungere le cadute dovute alla pavimentazione sdrucciolevole.
Anche quest’anno la “festa”, che si è svolta regolarmente il 21 febbraio, non è andata diversamente.
Secondo quanto testimoniano gli attivisti di The Donkey Sanctuary, che da 25 anni combatte contro questa tradizione che è a tutti gli effetti una barbarie, non sono mancate le botte e perfino gli spari.
Nel loro resoconto raccontano che, dopo appena 12 minuti dall’inizio della processione, l’asinello è caduto e la folla ci ha messo ben quattro minuti per obbligarlo a rialzarsi e riprendere il cammino.
La festa è durata 40 minuti, durante i quali l’animale, visibilmente terrorizzato, ha dovuto sopportare il peso del “cavaliere” ubriaco, le grida e i campanacci con cui veniva incitato, gli spintoni, le “docce” di vino e di birra.
Tutto questo avviene in barba alla legge 5/2002 per la protezione degli animali, la quale ne vieta l'uso nelle feste e negli spettacoli pubblici in cui vengono maltrattati: la polizia locale che dovrebbe farla rispettare, infatti, è legata alla tradizione del Peropalo.
Ora la festa è passata, ma possiamo tutti insieme far sentire la nostra voce e fare sì che quella del 2012 sia stata l'ultima edizione!